Seminario "Navigare i sogni-Dalla sceneggiatura al cortometraggio"
Seminario "Navigare i sogni - Dalla sceneggiatura al cortometraggio"
Premessa
Lo scopo di questo post è descrivere l'incontro a cui abbiamo assistito in via telematica, data la situazione di emergenza a causa covid.
Questo incontro era diviso in due parti: la prima consisteva nella visione di una plenaria attraverso un video in streaming su Youtube tenuto dai membri di Emergency, la seconda parte consisteva invece in un seminario organizzato dall'Università IUSVE (Istituto Universitario Salesiano Venezia) tenuto tramite Zoom. Hanno partecipato diverse scuole interessate agli argomenti trattati e quello scelto per noi riguardava la realizzazione di un cortometraggio intitolato "Capitan Didier". Abbiamo avuto la possibilità di interagire con i diretti interessati appunto perché erano presenti: il produttore esecutivo Leonardo Godano, la regista Margherita e la sceneggiatrice Roberta Palmieri.
Chi ha organizzato l'evento ?
Questo evento è stato organizzato dall'Università IUSVE con sede a Mestre e a Verona, ISMU, Tunuè ed Emergency. Ognuno di questi che ho appena citato ricopre un ruolo importante.
La Fondazione ISMU (Iniziative e Studi sulla Multietnicità) ha l'obiettivo di promuovere studi e ricerche e di svolgere un'attività di documentazione, informazione e formazione sui molteplici aspetti connessi con la trasformazione multietnica e multiculturale della società. Crede che il dialogo favorisca il riconoscimento dei diritti fondamentali di ogni individuo.
Tunuè è una casa editrice specializzata in grapich novel per lettori junior e adulti mentre Emergency è un'associazione nata per offrire cure medico-chirurgiche gratuite alle vittime di guerra e della povertà. Quindi promuove pace, solidarietà e rispetto dei diritti umani.
Gli insegnanti ci hanno iscritto per partecipare ad un'attività di educazione civica con un focus sulla realizzazione di un cortometraggio perché in quarta ci si concentra sulla realizzazione e lo studio dei video. Di seguito spiego come era strutturato l'evento.
La sessione plenaria
Durante questa prima fase è stata presentata la manifestazione e in più sono state esposte le testimonianze di alcuni diretti interessati. Hanno parlato diversi relatori e tra questi ci sono: Laura Silvia Battaglia, Rossella Miccio e Emanuele di Giorgi.
La prima è una giornalista professionista freelance e documentarista, lavora come reporter in zone colpite dalla crisi dal 2007 ed è specializzata in Medio Oriente con particolare interesse su Iraq e Yemen.
Rossella Miccio è invece la presidentessa di Emergency, dove ha lavorato per vent'anni, gran parte dei quali nel coordinamento sul campo dei progetti delle ong.
Per ultimo ma non per importanza è intervenuto anche Emanuele di Giorgi che è co-fondatore e amministratore delegato della casa editrice Tunué. In collaborazione con Emergency hanno promosso il concorso "I colori di una nuova vita", nell'ambito del progetto NO ALLA GUERRA, per una società pacifica e rispettosa dei diritti umani e della diversità fra i popoli. Lo scopo è quello di avvicinare i ragazzi a temi di grande attualità ed è rivolto a tutti gli studenti della secondaria di primo grado.
Il workshop
Emergency ha reso possibile la realizzazione di un bando per sceneggiature di cortometraggi sul tema dei diritti, della pace, della solidarietà e dell'accoglienza.
Il bando nasce con l'obiettivo di far riflettere i ragazzi sulle conseguenze sociali e sanitarie della guerra, sulla possibilità di abolire la guerra e sulla tutela dei diritti umani per arrivare alla pace.
Emergency trasformerà la sceneggiatura vincitrice in un cortometraggio grazie alla collaborazione con Groenlandia e RAI Cinema.
La sceneggiatura vincitrice è quella di Roberta Palmieri dal titolo "Capitan Didier" che vede come protagonisti un padre e un figlio. Il bambino ha un sogno nel cassetto: costruire una barca tutta sua con i cartoni della pizza per riuscire a salvare la madre. Per alimentare questo suo sogno il padre, che lavora come fattorino in una pizzeria, ne porta a casa uno ogni sera. Una notte questa barca viene distrutta da una tempesta.
La regista è Margherita Ferri e ha il compito di dirigere gli attori, coordinare il set e gestire riprese e inquadrature. Secondo Margherita mancava il fulcro del cortometraggio, dei riferimenti alla madre. Girare questo corto non è stato facile perché hanno incontrato alcuni imprevisti come la pioggia vera. E' stato difficile riprendere perché non si poteva controllare e in più il bambino, essendo ancora piccolo, aveva paura. Per una questione economica invece avevano pagato una cisterna che poi non hanno potuto utilizzare.
Il produttore esecutivo, si occupa della gestione del budget, vigila affinché le riprese e tutte le altre fasi di riprese vengano svolte tenendo fede ai criteri artistici ed economici stabiliti in pre-produzione.
Conclusioni
L'intervento che più mi ha interessato è stato quella della regista perché oltre ad aver raccontato tutti i dettagli per la realizzazione compresi i problemi. Per scrivere questo post mi sono documentato soprattutto su internet, perchè durante l'incontro ero più concentrato ad ascoltare le cose che dicevano. Se dovessi pensare alla scelta di una facoltà universitaria, sceglierei questo campo perché dopo questo incontro mi ha particolarmente colpito la tecnica con cui hanno realizzato il cortometraggio, un altro motivo per cui andrei avanti è anche il fatto della comunicazione sempre per restare nello stesso ramo, perchè è una cosa che a parer mio calza a pennello con questi argomenti, appunto per il fatto che anche una ripresa è un metodo di comunicazione, visivo si, ma pur sempre un modo per comunicare con un pubblico. A maggior ragione serve saper comunicare anche verbalmente per dare più o meno importanza al discorso che stiamo facendo.
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